Politics
Research, Formiche
2012-06

La bassa marea che non guasta


In pochi mesi gli italiani che si definiscono “moderati” si sono ridotti di oltre il 10%: oggi rappresentano il 33%. Moderato è un modo di essere e di partecipare alla vita politica, e dunque non può essere considerato come un monolite a cui far riferimento. Si tratta di una categoria liquida e in continuo divenire, legata alle condizioni del Paese. I venti economici europei (e anche italiani) non soffiano a favore di questo blocco. Ma una élite che saprà dare loro una progettualità non occasionalema ragionata, una “dimensione di carnalità politica”, definizione felice di Giuseppe De Rita, risulterà una scommessa vincente in grado di trascinare la ripresa e l’entusiasmo del nostro Paese
Northern League
Research, Formiche
2012-04

Elettori padani in cauta attesa


Il 37% degli elettori del nord prende in considerazione di votare alle prossime elezioni il Pdl o la Lega. Il 30% potrebbe votare il partito fondato da Berlusconi, il 21% quello di Bossi. Questa area trasversale ai due partiti è contenta dell’operato di entrambi e boccia l’operato del governo Monti, di cui non si fida fino in fondo, e che va a colpire status quo consolidati. Se l’ex rettore della Bocconi non dovesse essere all’altezza delle aspettative, e se la Lega non riuscisse a dare risposte credibili, l’interesse degli elettori di centrodestra potrebbe rivolgersi non più solo all’offerta politica attualmente presente, ma a movimenti nuovi che potrebbero affacciarsi nell’arena nel prossimo futuro
Millennials
Research, Formiche
2012-01

Millennials all’italiana
Ritratto di una generazione che cresce in rete


Insegue un mondo che ha trovato già cambiato. È la generazione che nell’accezione comunemente definita comprende i giovani e giovani-adulti fino a 29 anni. Segna una decisa rottura con la decantata generazione X (gli attuali 30-45nni), e ha per la maggior parte come genitori i boomers (46-64enni) e per nonni i cosiddetti silents (nati prima del 1945, quelli che hanno vissuto ai tempi di almeno una delle Guerre mondiali). In economia si sente tradita per la condotta dei suoi predecessori; assegna un giudizio estremamente positivo alla situazione finanziaria della propria famiglia e il suo obiettivo principale di vita è quello di essere dei buoni genitori. Oltre all’avere una casa, e una carriera di successo
Christian Democracy
Research, Formiche
2011-11

La Democrazia Cristiana
Ieri, oggi... domani?


Il bacino di una nuova Dc è composto per poco meno del 50% dall’asse centrista di elettori di Udc, Pdl e Pd, e invece per oltre un terzo da astensionisti e indecisi, una percentuale oltre la media della popolazione italiana. Trasversale per sesso, età e area geografica (ma con una leggera prevalenza nel sud), il bacino di una nuova Dc si rinsalda attraverso l’appartenenza religiosa: il 95,1% è cattolico, il 74% si dichiara praticante. Un collante, una visione condivisa del mondo, che oggi manca al cantiere del Terzo polo, contemplato solo da un terzo di coloro che prenderebbero in considerazione la Dc
Politics
Research, Formiche
2011-08

Il rebus da decifrare


I moderati rappresentano uno dei rebus ancora irrisolti della dialettica politica della Seconda repubblica. Un po’ per convenienza, un po’ per convinzione, quasi tutti i leader se ne attribuiscono la difesa e la rappresentanza, censurando i rispettivi avversari per comportamenti, toni e alleanze. “Siamo noi i veri moderati” è un refrain che si ascolta spesso nei comizi e si legge tutti i giorni nelle cronache politiche. Perché? La divisione Public Affairs di Lorien Consulting è andata a decifrare il rebus dei moderati, attraverso un’indagine su un campione nazionale di mille persone, strutturato per sesso, età e area geografica, rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana. Scoprendo che i paradossi dialettici dei leader politici si ritrovano in maniera piuttosto simile anche nel corpo elettorale